DICEMBRE 2002

DON PIERANGELO

LA MADRE DEL BAMBINO UCCISO

ROSARIUM VIRGINIS MARIA

SPOSI NEL SIGNORE

SONO STATI CHIAMATI ALLA CASA DEL PADRE

SONO ARRIVATI ALLA VITA

 

Vieni Signore Gesù,

La terra che hai visitato, che hai benedetto.. per la quale sei venuto a donare tutto te stesso consumandoti lentamente giorno per giorno fino a quando ha voluto il Padre ancora geme, soffre e attende di essere definitivamente liberata dal male.
Noi cristiano siamo consapevoli e siamo grati per quanto tu hai fatto per l'uomo; però noi abbiamo dimenticato Te, le tue parole, la tua testimonianza e ci comportiamo come se non ti avessimo mai conosciuto perché non sappiamo amare, perdonare, donare con generosità e pazienza, ascoltare, dialogare comprendere, confortare..
Sicuramente non sei contento di noi per tutto questo anche perché la gran parte del tempo prezioso che tu ci doni è vissuto o meglio è subito e trascinato dalle cose, dagli avvenimenti più banali, dalle emozioni più istintive e dai desideri che non sono quelli del tuo cuore.
Se avessimo un po' più di amore per Te, che stai nel tabernacolo della chiesa, se ti cercassimo dove tu ti riveli nella povertà dell'ultimo che è malato, o solo, o emarginato o dimenticato, o provato dal dolore,
o piagato nel cuore per il vizio
o deluso dalle scelte sbagliate della vita
se ci fermassimo là dove c'è un brandello di umanità che grida aiuto senza andare oltre
facendo finta di non sentire
là ti troveremmo
e capiremmo che Tu sei venuto per noi
e che noi abbiamo la tua stessa vocazione: RIDARE LA VITA almeno con una briciola del tuo stesso amore.
Allora avremmo anche capito che sei nato per noi e per TUTTI voluti, desiderati e amati da Te perché tutti viventi a tua immagine e somiglianza.

don Pierangelo


La madre del bambino ucciso simbolo dell'intifada: «Aspetto un altro figlio, la violenza spirale senza fine»


Le urla disperate di quel bambino palestinese che cercava di ripararsi dal fuoco delle mitragliatrici dietro un blocco di cemento e quelle di suo padre, proteso verso di lui nel tentativo di proteggerlo dai proiettili, atterrirono il mondo. Era il 30 settembre 2000. Il bambino si chiamava Mohammed al-Durah, 12 anni. Erano da poco passate le 14 e 30. Mohammed e il padre Jamal stavano rientrando a casa dopo il lavoro. Giunti sul viale che conduce all'insediamento ebraico di Netzarim, d'improvviso vengono investiti da un raffica di colpi d'arma da fuoco. Cinque minuti d'inferno. Mohammed viene centrato al petto e alla schiena. Muore all'istante. Le tv di tutto il mondo mostrano il suo corpo senza vita dolcemente poggiato sulle ginocchia del padre, anche lui gravemente ferito nella sparatoria.
G
Mohammed divento il primo «martire» dello nuovo Intifada, ma sullo suo morte restano ancoro molti dubbi. Chi lo uccise?. I palestinesi addossarono subito lo responsabilità ai soldati israeliani. Un'inchiesta dell'esercito smentì questo versione, accusando invece i cecchini di Gaza di aver ucciso deliberatamente il piccolo per creare un «casus belli». A oltre due anni di distanza delle urlo disperate di Mohammed al-Durah e di quel muro, dietro cui trovò lo morte, non resto ormai più traccio. In una modesto casa bianca, situata al centro di EI Bureij, villaggio di 3Omila anime a sud di Gala, obito ancoro Amal, lo madre del ragazzo. All'esterno, i muri sono tappezzati di murales che ritraggono il volto di Mohammed. Lo donna vive qui con gli altri sei figli. Il marito Jamal è partito due settimane fa per Amman, per sottoporsi o un nuovo intervento chirurgico. Amai, 36 anni, è di nuovo incinta. Tra pochi giorni darà alla luce un bambino. «Lo chiamerà Mohammed», dice sorridendo. Attaccate alle pareti dello spazioso salotto campeggiano le gigantografie di Arafat e di Saddam. Vicino a loro, decine di foto di Mohammed e quelle terrificanti immagini tratte dalla tv che mostrano il bambino accasciato sulle gambe del padre. «Ricordo quel giorno come se il tempo non fosse passato - dice Amai. - Lo sera primo di morire Mohammed mi ero parso strano. Ero appena andato o letto, quando mi sentii chiamare. Ero lui: volevo che andassi in camera suo e lo coccolassi. Uno richiesto insolito. Non lo aveva mai fatto primo». Ama] fa uno pausa. «Lo mattina dello sparatoria - riprende - gli preparai lo colazione come sempre e lo pregai di non farsi coinvolgere nelle solite sassaiole contro i soldati israeliani. Ero già successo in passato che lui ed altri ragazzini avessero lanciato pietre contro i carri armati o incendiato pneumatici per le strade del villaggio. Mi disse: «Mamma, non preoccuparti. E uscì di casa». Fu l'ultima volto che Amal vide suo figlio. «I1 30 settembre, poco dopo le 15, decine di persone iniziarono od affluire o casa nostro. «All'inizio non riuscivo o capire il motivo di queste visite, poi accesi lo tv e vidi quanto ero accaduto o Mohammed. Non volevo credere che fosse proprio lui quel corpo senza vita vicino o mio marito e scoppiai o piangere». Lacrime di dolore, che o distanza di due anni tornano o solcare il volto di Ama]. «Lui aveva sempre sognato di morire come un martire, ma o me monco troppo», grido. Grido disperate di uno madre che dovrà trovare lo forzo di vivere. Per gli altri sei figli e per quel piccolo che porto in grembo ormai do nove mesi. «Quando mi accorsi di essere incinta decisi che avrei chiamato il mio bombino Mohammed, proprio come il fratello», dice mostrando un minuscolo pigiama giallo e verde destinato al nascituro. Seduto di fronte alla tv di stato israeliana che trasmette in diretto le immagini di un nuovo attentato suicido, la donna sbotto: «Questo è il prezzo di una sporca guerra». Amo], in arabo, significa speranza. Uno speranza che lo signora al-Durah non ho mai perso, malgrado i due anni di Intifada, lo morte del suo bambino e il ferimento del marito l'abbiano duramente segnata. «All'inizio - dice - credevo anch'io che lo rivolta annata potesse aiutare i palestinesi o cambiare le cose, ma adesso non lo penso più così. Solo lo pace può salvarci. Noi abbiamo il diritto di vivere liberi nel nostro Paese, così come gli israeliani hanno il diritto di vivere in pace nel loro Paese». Un messaggio che Amai al-Durah non si è mai stancata di ripetere. Lo ho fatto pubblicamente decine di volte di fronte alle tv di tutto il mondo. Continuo o farlo oggi, insegnando ai suoi sei figli che lo vendetta non paga. «Se continuiamo o rispondere alla violenza con altro violenza non risolveremo nullo». E lo dice accarezzando lo testo dello piccolo Suad accovacciatosi sulle sue ginocchio per fare i compiti. Di fronte o loro intanto il primo console israeliano continuo a vomitare immagini di morti e feriti. Amal scrolla lo testo, sconsolata. «Spero solo che tutto questo finisco presto e che il futuro Mohammed posso vivere uno vita migliore di suo fratello», dice.


Rosarium Virginis Maria
Sua Santità Giovanni Paolo II, ha inaugurato l'inizio del venticinquesimo di pontificato con una lettera apostolica dal titolo: Rosarium Virginis Maria.
Con l'introduzione dei 'misteri della luce', il papa ha voluto dare una visione integrale della vita pubblica del Cristo.
"Ognuno di questi misteri è rivelazione del Regno ormai giunto nella persona stessa di Gesù. É mistero di luce innanzitutto il Battesimo al Giordano. Qui, mentre il Cristo scende, quale innocente che si fa 'peccato' per noi (cfr 2Cor 5, 21), nell'acqua del fiume, il cielo si apre e la voce del Padre lo proclama Figlio diletto (cfr Mt 3, 17 e par), mentre lo Spirito scende su di Lui per investirlo della missione che lo attende. Mistero di luce è l'inizio dei segni a Cana (cfr Gv 2, 112), quando Cristo, cambiando l'acqua in vino, apre alla fede il cuore dei discepoli grazie all'intervento di Maria, la prima dei credenti.
Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l'avvento del Regno di Dio e invita alla conversione (cfr Mc 1, 15), rimettendo i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia (cfr Mc 2, 3-13, Le 7, 47-48), inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa (cfr Gv 20, 22-23). Mistero di luce per eccellenza è poi la Trasfigurazione, avvenuta, secondo la tradizione, sul Monte Tabor.
La gloria della Divinità sfolgora sul volto di Cristo, mentre il Padre 1o accredita agli Apostoli estasiati perché lo ascoltino (cfr Le 9, 35 e par) e si dispongano a vivere con Lui il momento doloroso della Passione, per giungere con Lui alla gioia della Risurrezione e a Una vita trasfigurata dallo Spirito Santo. Mistero di luce è, infine, l'istituzione dell'Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando "sino alla fine" il suo amore per l'umanità (Gv 13, 1), per la cui salvezza si offrirà in sacrificio".
Il Rosario, dunque è un aiuto per lasciarci introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della profondità del suo amore alla scuola della Beata Vergine Maria.


SPOSI NEL SIGNORE

Costantini Luca Bianchi Paola
Ziccardi Tommaso Campi Cristina
Proverbio Roberto Airoldi Simona
Bienati Sergio Volontè Brunella
Sozzi Marco Airoldi Elisa
Massimo Gianluca Nobile Anna
Airaghi Matteo Cozzi Antonella
Ceriani Luca Rossetti Daniela
Perucchetti Marco Amidani Stefania
Spinelli Enrico Ostini Simona
Bianchi Carlo Sozzi Barbara
Bettinelli Stefano Palermo Stefania
Dignitoso Cosimo Palumbo Bianca
Morin Jean Pozzi Lucia
Zainaghi Fabio Cartabia Francesca
Musunaci Giuseppe Agostini Marcella
Furlani Simone Grunska Nataliya
Bottinelli Gianluca Bianchi Monica
Ceriani Andrea Airoldi Raffaella
Giuffrida Salvatore Mapelli Laura
Ceriani Giuseppe Peron Simona
Portesan Fabio Giuliani Marcella
Montrasio Luca Frigeni Monica
Banfi Stefano Bertocco Ivana
Fiale Domenico Botton Cristina
Meazza Fabio Gasco Elisa

AUGURIAMO UN LUNGO E FELICE CAMMINO!

SONO STATI CHIAMATI ALLA CASA DEL PADRE

 
di anni
 
di anni
Bossi Lucia
84
Schiesaro Mario
89
Biscaro Pasquale
67
Piovesan Giovanna
Bianchi Mario
88
Baron Luisella
32
Ceriani Giovanni
77
Romano Fernando
70
Monza Angela
81
Ferrario Tranquillo
86
Sanfilippo Tabò Salvatore
78
Pagani Fiorina
88
Clerici Giovanna
84
Borroni Battista
81
Cattaneo Fortunato
82
Turconi Giovanna
81
Seveso Davide
76
Baruzzo Bruna
82
Gelonese Maria
92
Ferrario Giulia
84
Cartabia Mario
88
Banfi Antonio
80
Lai Luigino
65
Bianchi Giuseppino
87
Mariani Maria
78
Barlassina Enrica
65
Ceriani Giovanna
80
Legnani Maria
Borghi Luigia
72
Franzosi Adriano
Monza Fortunato
89
Sozzi Angela
61
Vacca Angelina
82
Bianchi Bianca
59
Sozzi Vincenzo
74
Orsini Giuliana
61
Veronelli Moreno
26
Colombo Giovanna suor Agnese
68
Checchi Mario
75
Bolognini Maria
85
Clerici Alessandra
82
Mazzucco Lamberto
81
Galeazzi Maria
93
Migliavacca Teresa
94
Sozzi Ambrogio
66
Migliavacca Eva Maria
90
Airoldi Angela
89
Montoli Emilia
67
Migliavacca Riccardo
69
Ferrario Emilia
79
Airoldi Senatore
72
Ceriani Giuseppe
67
Sozzi Angela
77
Sartorio Teodolinda
57
Galbiati Maria Pia
48
Banfi Pierina
94
Cartabia Maria
93
Monaco Felice
65
Cavaliere Maria
75
Ceriani Antonio
79

AI FAMILIARI LE CONDOGLIANZE DELLA COMUNITA'

SONO ARRIVATI ALLA VITA

di
e
 
di
e
 Vassallo Alessia
Edmondo Teresa
Fadli Valentina 
Mohamed Nicoletta
Raddrizzani Matteo
Giovanni Claudia
Banfi Francesco
William Alessia

Franguelli Sofia

 Gianluca Catiuscia
Spinelli Giada
Enrico Simona
Dalla Riva Alessandro
Sergio Rita
Montani Simone
Massimo Michela
Zucchetti Chiara
Alessandro Marisa
Carnelli Erik
Stefano Luisa
Cugriach Riccardo
Fabio Carolina
Carmignan Lorenzo
Carlo Claudia
Ceriani Laura
Marco Elisa
Floris Fabio
Marco Rosa
Dacchille Simone
Michele Anna
Della Vedova Simone
Flavio Raffaella
Canciani Andrea
Achille Patrizia
Donzelli Marco
Matteo Rosangela
Gazzetta Tomas
 Massimiliano Roberta
Pizzi Giorgia
Sergio Barbara
Dossena Riccardo
Maurizio Cinzia
Ceiani Davide
Giancarlo Ausilia
Ruspi Alice
Piergiorgio Florinda
Ceriani Riccardo
Giorgio Laura
Dambra Alessio
Angelo Giuliana
De Zan Irene
Luca Marta
Colombo Irene
Alberto Paola
Lazzati Lucrezia
Eugenio Giuseppina
Ferrario Alessia
Fabrizio Maria
Ceriani Alessandra
Carlo Elian
Lattuada Valentina
Stefano Elena
Cianci Lorenzo
Francesco Morena
Banfi Benedetta
Mauro Debra
Cappelletti Sofia
Giovanni Mara
Iannello Giorgia
Carlo Laura
Fiale Samuele
Domenico Cristina
Milani Federica
Pietro Elena
Morini Gloria
Massimiliano Maria
Bienati Beatrice
Sergio Brunella
Santoro Cecilia
Federico Claudia
Tatè Federica
Alessandro Lucia
Basilico Giorgia
Eros Fabiana
Ciuffini Mattia
Diego Cristina
Di Fine Alessandro
Marco Santina
 Rota Sara
Roberto Rita
Quaranta Luca
Salvatore Patrizia
Frizzi Chiara
Antonello Elena
Rossi Nicolò
Dario Nadia
Orlando Giulia
Fabio Alessandra
Fraccaro Martina
Bruno Patrizia

SIANO I BENVENUTI!